scopri come ottenere il bonus 110% per il tuo Condominio e quali sono i parametri da rispettare per l’ottenimento

Gli edifici costruiti da molto tempo spesso generano molti problemi negli anni sia strutturali sia economici. Il grande classico sono i vecchi infissi che non consentono di mantenere all’interno il calore quindi, molto spesso, ci si trova a spendere molti soldi in bollette per il riscaldamento senza però usufruire davvero di quel consumo. A fine anno ti ritrovi con una bolletta salata da pagare e anche infreddolito. Inoltre, spesso, gli appartamenti costruiti a partire dagli anni ‘60 non risultano conformarsi con le norme antisismiche di costruzione e quindi hai anche dei vecchi ruderi poco sicuri. È impensabile potersi fare carico delle spese per mettere a norma il tuo appartamento perché si tratta davvero di grosse cifre e quindi ti tocca rimandare a tempi migliori questi lavori.

Ma se, per la prima volta, il Governo Italiano aiutasse davvero economicamente i cittadini sobbarcandosi i costi?

Non ti sembrerà vero ma è proprio così: lo Stato Italiano ha introdotto il bonus 110% per intervenire su inefficienze energetiche e sismiche delle strutture abitative sobbarcandosi di tutti i costi per la conversione dell’appartamento o del condominio. Grazie al Superbonus al 110% chi esegue una ristrutturazione fino al 31 dicembre 2021 può contare su una detrazione del 110% delle spese sostenute per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici e che riducono il rischio sismico.

Con il Decreto Rilancio si è  introdotto il cosiddetto Superbonus: una detrazione del 110% sulle spese sostenute per chi effettuerà interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico nei propri condomini o abitazioni singole. La detrazione fiscale del 110% vale per i lavori effettuati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 e sarà suddivisa in 5 rate di pari ammontare.

Ci sono dei dubbi per i cittadini su come sia possibile utilizzare o attivare questo bonus e a tal proposito  l’Agenzia delle Entrate ha raccolto le domande più frequenti  ed ha tentato di dare una risposta ai contribuenti interessati a capire meglio come funziona. Se stai già pensando che sarà una tortura predisporre le carte per la richiesta e stai già immaginando di dover impazzire per ottenere il bonus ti posso subito rassicurare: non sei tu a doverti accollare la procedura ma è il tuo Amministratore di Condominio che dovrà svolgere la procedura per consentirti di usufruire del bonus messo a disposizione dallo Stato. Assicurati quindi che il tuo Amministratore di Condominio sia recettivo e parlane con lui  per andare avanti con le pratiche di competenza. Ma non permettere al tuo Amministratore di fermarti nella richiesta, magari per pigrizia: questa è una grande opportunità per rendere efficiente e sicura casa tua a costo zero, quindi coglila al volo. Ecco quindi le informazioni che ti serviranno per non farti bloccare dall’Amministratore ed essere sicuro di poter procedere:

I requisiti per avvalersi del bonus 110%

Il bonus 110%, come abbiamo già detto riguarda interventi per efficienza energetica e per ridurre il rischio sismico, ma quale tipo di edifici riguarda? Gli interventi che danno diritto alla detrazione del 110% sono principalmente di due tipi:

  • possono riguardare sia la singola unità immobiliare
  • posso riguardare l’intero condominio

Sono però escluse le nuove costruzioni proprio perchè sono ancora in tempo per adattarsi alle nuove norme in tema sismico ed energetico. Dunque gli immobili oggetto dell’intervento devono esser già esistenti e non devono essere in fase di costruzione.

In particolare il bonus agevola  i grossi interventi secondo uno schema preciso confermato dall’Agenzia delle Entrate. Gli interventi cosiddetti “trainanti” sono:

    1. Interventi di isolamento termico delle superfici opache inclinate, verticali e orizzontali (delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno, i vani non riscaldati o il terreno, compreso il tetto) che interessano l’esterno dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare posta all’interno di edifici plurifamiliari che sia indipendente e disponga di accesso autonomo all’esterno.
      La detrazione spetta per una spesa massima di 40.000 euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da 2 a 8 unità. Se l’edificio ha più di 8 unità abitative la spesa massima si abbassa a 30.000 euro a unità. Per gli edifici unifamiliari o per gli appartamenti in condominio ma con accesso autonomo all’esterno la spesa massima detraibile è di 50.000 euro.
    2. Interventi condominiali per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento e alla produzione di acqua calda sanitaria. Gli impianti centralizzati devono essere dotati di:
        • generatori di calore a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A;
        • generatori a pompa di calore, ad alta efficienza, anche con sonde geotermiche;
        • apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
        • sistemi di microcogenerazione che conducano a un risparmio di energia primaria (PES) pari almeno al 20%;
        • collettori solari;
        • esclusivamente per i Comuni montani è ammesso anche l’allaccio al teleriscaldamento.

      La detrazione spetta anche per le spese di smaltimento o bonifica dell’impianto sostituito, per la sostituzione della canna fumaria collettiva esistente con sistemi fumari multipli o collettivi nuovi compatibili con apparecchi a condensazione, per le spese relative all’adeguamento dei sistemi di distribuzione come i tubi, di emissione come i sistemi scaldanti e di regolazione come sonde, termostati e valvole termostatiche.
      La spesa massima per usufruire del 110% è di 20.000 euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici fino a 8 unità. Se le unità sono più di 8 la spesa massima per ognuna si abbassa a 15.000 euro.

    3. Interventi su edifici singoli (o dell’unità immobiliari poste all’interno di edifici plurifamiliari che siano indipendenti e dispongano di accesso autonomo all’esterno) per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti aventi le stesse caratteristiche di quelli appena visti per gli interventi condominiali, con l’aggiunta per le aree non metanizzate, dell’installazione di caldaie a biomassa con prestazioni emissive almeno pari alla classe di qualità 5 stelle.
      La detrazione spetta anche per le spese di smaltimento o bonifica dell’impianto sostituito.
      La spesa massima per usufruire del 110% è di 30.000 euro.
      Se su di uno stesso immobile vengono eseguiti più interventi che danno diritto al superbonus, la spesa massima detraibile è data dalla somma dei limiti di spesa fissati per ogni intervento. Allo stesso modo, per gli interventi condominiali, la spesa detraibile che spetta ad ogni condomino è fissata in base ai millesimi di parti comuni di sua competenza, infatti, i limiti che variano in base al numero di unità immobiliari che costituiscono il condominio servono esclusivamente per calcolare la spesa massima complessivamente detraibile.
  1. Interventi antisismici  Gli interventi antisismici che danno diritto alla detrazione del 110% sono tutti quelli compresi nell’attuale sismabonus con limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, ma senza vincoli sul numero massimo di immobili su cui effettuare gli interventi. Infatti, l’unico requisito richiesto è che le abitazioni si trovino nella zona sismica 1, 2 o 3. Sono detraibili anche le spese sostenute per la realizzazione congiunta di sistemi di monitoraggio strutturale continuo ai fini antisismici. Nel limite di spesa di 96.000 euro rientra anche il caso di “acquisto di case antisismiche”.

Se, al posto della detrazione, si decide di cedere il credito corrispondente a un’impresa di assicurazione con la contestuale stipula di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi, la detrazione del premio assicurativo, al posto del 19% spetta per il 90%. La detrazione per il premio assicurativo non è cedibile.

I vincoli

Le opere trainanti agevolabili con il bonus 110 devono rispettare tre vincoli:

  • salto di due classi energetiche;
  • spese coerenti con i prezzari regionali o delle Camere di commercio;
  • costo per abitazione

La detrazione del 110% si applica anche alle spese funzionali all’esecuzione dell’intervento, quali l’acquisto di materiali, la progettazione e le spese professionali, perizie, installazione di ponteggi, smaltimento dei materiali rimossi, Iva, imposta di bollo, diritti sui titoli abilitativi edilizi.

 Accertati della maggioranza

Uno dei vincoli più grandi è sicuramente la volontà comune di tutti i proprietari del condominio. Infatti non tutti i proprietari potrebbero voler procedere con i lavori, dunque accertatevi che tutti i condomini vogliano procedere con i lavori prima di mettere in piedi la richiesta per il bonus 110%. Il decreto agosto ha fatto chiarezza sulla maggioranza richiesta per l’approvazione della richiesta in assemblea e dunque vediamo come deve costituirsi il consenso. La prima convocazione generalmente è utile per  accordarsi sull’impresa. La decisione dovrà essere approvata in seconda convocazione alla presenza di almeno un terzo dei condomini che rappresentino come minimo un terzo dei millesimi e con un quorum ridotto (dovrà essere rappresentata la maggioranza degli intervenuti e un terzo del valore complessivo dell’edificio). Potrebbe essere consigliabile far partecipare all’assemblea di condominio anche gli stessi tecnici, per avere un parere professionale sui lavori che andranno eseguiti e i materiali che si useranno.

Come ottenere la detrazione

Per ottenere la detrazione del 110%, gli interventi, nel complesso, devono assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche, anche congiuntamente ad altri interventi di efficientamento energetico. Se questo passaggio di due classi non è possibile, bisogna comunque ottenere il passaggio alla classe energetica più alta, quindi per chi si trova nella classe energetica “A3” il superbonus viene riconosciuto con il passaggio alla “A4”. Il passaggio di classe va dimostrato con l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.), ante e post intervento, rilasciato da tecnico abilitato. Gli interventi relativi all’ecobonus devono essere asseverati da tecnici abilitati per il rispetto dei requisiti e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. Gli interventi relativi al sismabonus devono essere asseverati da professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza.

Per ottenere il superbonus è indispensabile:

  1. pagare tramite bonifico bancario o postale parlante dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva del soggetto destinatario del bonifico. Possono essere usati anche i moduli di bonifico attualmente predisposti dalle banche per i pagamenti di ristrutturazioni edilizie ed ecobonus;
  2. depositare in Comune, se previsto, la relazione tecnica dell’intervento;
  3. acquisire l’attestato di prestazione energetica pre e post intervento;
  4. trasmettere ad Enea telematicamente sul sito dedicato, entro 90 giorni dalla fine dei lavori i dati per la compilazione della scheda descrittiva che si ricavano dall’APE e quelli per la compilazione della scheda informativa dell’intervento contenente le anagrafiche dell’immobile, dei beneficiari e i costi sostenuti;

L’asseverazione del tecnico

Ai fini del rilascio di attestazioni e asseverazioni, i tecnici abilitati sono tenuti alla stipula di una polizza di assicurazione della responsabilità civile, con massimale adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi che hanno certificato e comunque, almeno pari a 500.000 euro, a garanzia dei propri clienti e del bilancio dello Stato per il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata. Ai soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli si applica una sanzione da 2.000 a 15.000 euro per dichiarazione infedele resa e il beneficio fiscale decade.

L’asseverazione del tecnico deve contenere degli elementi essenziali per esser considerata valida:

  • la dichiarazione del tecnico di voler ricevere ogni comunicazione con valore legale a un indirizzo di posta certificata, anche ai fini della contestazione;
  • la dichiarazione che il massimale della polizza assicurativa, di cui deve allegare una copia, sia adeguato al numero di asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi realizzati;
  • la dichiarazione del rispetto dei requisiti previsti dalla norma;
  • la dichiarazione di congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi realizzati, cioè il rispetto dei massimali di costo previsti dalla normativa per ogni tipo di intervento;
  • copia del documento di riconoscimento;
  • copia della polizza assicurativa.

L’asseverazione per ecobonus e sismabonus viene rilasciata al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori pari almeno al 30% del valore complessivo del preventivo dei lavori da effettuare. L’asseverazione deve essere predisposta online sul sito di ENEA tramite la modulistica ufficiale emanata dal MISE, diversa a seconda che venga resa per la fine dei lavori o per lo stato di avanzamento e deve essere stampata e firmata con apposizione del timbro del tecnico in ogni pagina. Una copia dell’asseverazione deve essere trasmessa dal tecnico in via telematica ad ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico) entro 90 giorni dal termine dei lavori, insieme alla copia della dichiarazione del massimale della polizza di assicurazione professionale sottoscritta dal professionista e a una copia del documento d’identità. Il tecnico riceve la ricevuta di avvenuta trasmissione che riporta il codice attribuito all’intervento dichiarato.

Cedere la detrazione o sconto in fattura

In alternativa alla fruizione della detrazione in dichiarazione dei redditi, è possibile optare per la cessione della detrazione. In accordo con il fornitore si può ottenere uno sconto in fattura di importo massimo pari alla spesa da sostenere, che lui recupera sottoforma di credito d’imposta, oppure si può optare per la cessione a terzi, comprese banche e finanziarie del credito d’imposta pari alla detrazione spettante. Sia il fornitore che gli altri soggetti che ricevono la detrazione possono cederla a loro volta ad altri soggetti sempre sottoforma di credito d’imposta nei confronti dello Stato.

Nel caso in cui ci siano più soggetti che hanno diritto alla detrazione, ognuno può scegliere come comportarsi indipendentemente dalla scelta fatta dagli altri tra ottenere la detrazione o optare per la cessione. Inoltre, il contribuente può scegliere ad esempio di fruire della detrazione nella dichiarazione dei redditi del 2020 e del 2021 per le spese sostenute nel 2020 e cedere il credito corrispondente alle altre 3 rate di detrazione.

Per accedere alla cessione del credito devi richiedere ad un CAF o a un professionista abilitato alla trasmissione delle dichiarazioni dei redditi (commercialisti, consulenti del lavoro…) del visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che, in pratica, attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta per gli interventi realizzati.

Avvaliti di un vero professionista

Per tutto questo lavoro però hai bisogno di un amministratore preparato che muova le fila di tutta la situazione e segua con attenzione tutte le valutazioni ed i lavori. Con un Amministratore di Condominio competente, professionale e soprattutto che abbia una buona rete di fornitura. Così farai in modo che le valutazioni procedano in maniera più veloce e scorrevole ma che, soprattutto, i lavori strutturali siano fatti nel giusto modo e dai professionisti migliori.

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